“A mio modo di vedere anche prima della gara di domenica scorsa non eravamo bloccati. Nella gara di ritorno con la Virtus Entella avevamo due risultati su tre, bisognava stare tranquilli e con la testa fredda e lo siamo stati. In carriera mi era già capitato di vivere delle situazioni in cui verso la fine del campionato veniva cambiato l’allenatore. A me non piace fare paragoni, ora c’è mister Gustinetti, dobbiamo adattarci a quello che ci chiede e sta a noi fare il bene per tutti. Quando scendo in campo cerco di essere il più freddo possibile, mi piace togliere il pallone agli avversari, ai quali riservo il massimo rispetto, ma al tempo stesso lo esigo e ne sono una testimonianza le dodici ammonizione in totale che ho rimediato in tutta la mia carriera. Non mi sento più importante dei miei compagni, perché tutto sarebbe inutile senza l’apporto dell’altro centrale, senza la copertura dei terzini e se il centrocampo non corre e le punte non ripiegano. Il nostro è un lavoro di squadra e speriamo di continuare così. Sono contento di quello che ho dato fino a questo momento, ma lo sarei ancora di più se riuscissi a dare ancora di più, perché lo posso fare."